Alejandro Pérez Ramírez / Ivett Rodríguez Alonso / LLanuris Llanes García
La sindrome metabolica è definita come un insieme di alterazioni interconnesse, tra le quali sono particolarmente rilevanti l’obesità, l’insulino-resistenza, l’iperlipidemia, l’ipertensione arteriosa, uno stato pro-trombotico e pro-infiammatorio. La sua importanza risiede nel fatto che è associata come fattore di rischio multiplo per lo sviluppo di malattie cardiovascolari e malattie renali croniche. Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità rivela che le malattie non trasmissibili come l’infarto del miocardio, l’insufficienza renale, le neuropatie e le dislipidemie sono la principale causa di morte a livello mondiale. Uno studio sperimentale è stato condotto presso l’Unità di Ricerca Sperimentale Biomedica e l’Unità di Tossicologia Sperimentale dell’Università di Scienze Mediche di Villa Clara, nel periodo compreso tra settembre 2019 e maggio 2023. È stato inquadrato nella determinazione dell’attività enzimatica della superossido dismutasi e della catalasi negli eritrociti di ratti Wistar sottoposti a una dieta iperglicemizzante (saccarosio) dallo svezzamento all’età adulta, stabilendo così un biomodello della sindrome metabolica.