Adriano V. Autino
L’umanità deve affrontare tre sfide principali. Quella di 'salvare il pianeta', come perseguito dai 17 obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU: affrontare il cambiamento climatico, ecc... La seconda, l’esplorazione dello spazio, che forse ci porterà su Marte. La terza sfida è salvare la civiltà. Questa terza sfida è disattesa e trascurata, ma otto miliardi di terrestri non possono salvare la loro civiltà se non iniziano immediatamente a espandersi nello spazio. Espandersi nello spazio è diverso dal semplice esplorare lo spazio. L’esplorazione può essere fatta da astronauti addestrati, in grado di sopportare accelerazioni di 4-5G e rientri duri e pericolosi nell’atmosfera, durante brevi missioni. Per viaggiare, lavorare e vivere nello spazio dobbiamo salvaguardare la nostra vita e la nostra salute: protezione dalle radiazioni cosmiche, gravità artificiale, bassa accelerazione, rientro sicuro, ecc. Un cambio totale di paradigma. Mi piacerebbe che non fosse solo il settore del turismo spaziale ad affrontare questo problema. Vorrei che molti altri settori industriali, commerciali e governativi affrontassero questa sfida: salvare la civiltà da una possibile implosione, dovuta ai molti problemi che abbiamo su questo, ormai, piccolo pianeta. (Da un discorso tenuto da A. Autino alla Conferenza UNISPACE+50, presso l’ONU a Vienna, il 19 giugno 2018).
