La polifonia nella guerra alla fine del mondo

Questo libro è stato concepito durante l’ultimo semestre del Master in Linguistica e Comunicazione. Uno dei nostri docenti ha menzionato il termine polifonia senza molti dettagli o entusiasmo, il che ha immediatamente attirato la mia attenzione. Ha anche accennato all’autore di questo concetto, Mikhail Bakhtin, un filologo russo dalla vita movimentata che ha sviluppato le sue brillanti teorie eludendo il ferreo controllo esercitato sulle idee originali e innovative dalla sinistra dittatura staliniana. La sua vita è stata romanzesca perché avvolta nel mistero, persino la sua paternità della polifonia e dei suoi libri più importanti è stata messa in discussione. Fu accusato di plagio, di essersi appropriato della produzione intellettuale dei suoi confratelli del circolo linguistico di... Si tratta di una polemica irrisolvibile in questa fase e che non sminuisce l’importanza e la trascendenza di questo intellettuale che ha chiarito le sue idee principali lottando contro le avversità fisiche personali e un ambiente oscurantista e repressivo, forse il peggiore dopo l’Inquisizione nel Medioevo. Morì senza godere del prestigio e della gloria che le sue idee brillanti avrebbero dovuto portargli.